Il prosciutto crudo è un salume crudo, sottoposto a stagionatura, con la superficie quasi totalmente rivestita e non insaccato.
Questo alimento è costituito dalla coscia di suino dotato sia dell’ossio, sia della cotenna esterna, in quanto necessaria per garantire una conservazione perfetta.
Inoltre, nei punti di taglio, la polpa viene ricoperta di sugna, ovvero il grasso peri renale del maiale.
Parlando invece del metodo di produzione, esso prevede innanzitutto la selezione delle migliori cosce, le quali vengono frollate, salate tramite immersione in salamoia oppure cosparse di sale, messe in pre riposo e riposo.
Terminato il riposo, ogni coscia viene lavata per eliminare tutte le impurità, fatta asciugare all’interno di appositi essiccatoi, coperta di lardo, corretta e messa a stagionare.
La stagionatura può durare dai sei ai quattordici mesi.
Il prodotto contiene solo due ingredienti, ossia coscia di maiale e sale; fantastica idea regalo; ottimo sapore
Alcuni clienti ritengono che la quantità di grasso sia eccessiva
Prosciutto ricco di gusto ma mai troppo salato; prodotto privo di conservanti; ottimo rapporto qualità/prezzo
Per il prosciutto crudo Pratomagno non sono stati segnalati svantaggi, in quanto ha ampiamente soddisfatto le aspettative di tutti i consumatori
Formato pratico da maneggiare e tagliare, in quanto totalmente privo di osso; ottimo sapore; stagionatura lenta
Alcuni clienti ritengono che il prezzo, in proporzione al peso, sia troppo alto
Prima di acquistare un prosciutto crudo, al fine di limitare al massimo gli errori, si raccomanda di prendere in considerazione i seguenti due criteri.
Grazie al suo inconfondibile gusto delicato e dolce, il prosciutto crudo con il marchio DOP è uno dei salumi più amati sia nel nostro Paese, sia in tutto il modo, tanto che si registrano notevoli esportazioni ogni anno.
Al fine di guadagnarsi questo prestigioso riconoscimento, il prosciutto DOP deve sottostare ai rigidi standard del Consorzio del Prosciutto di Parma, i quali regolamentano l’allevamento dei maiali, il peso delle singole cosce, la colorazione della carne e quant’altro.
Alla vista, la carne del prosciutto crudo deve presentare una colorazione rosso scuro, mentre il grasso laterale esterno deve essere bianco lucido e leggermente appiccicoso.
All’interno della polpa possono inoltre trovarsi delle lievi venature adipose, come se formassero una sorta di marmorizzazione.
Prosciutto crudo intero con osso con peso pari a 6,25 chili prodotto e distribuito dall’azienda italiana Cesare Fiorucci SPA.
Confezione contenente un prosciutto crudo intero con osso, un coltello per il taglio più una morsa di sostegno.
La stagionatura minima del prodotto è pari a nove mesi.
Per tagliare correttamente il prosciutto, conviene fissarlo accuratamente sulla morsa e rimuovere la cotenna fino a quando la carne non comparirà alla vista.
Tagliare delle fette comprensive di grasso e cotenna e avvolgere la parte restante all’interno di un panno pulito.
Conservare in un luogo ben areato, asciutto e fresco.
Prosciutto crudo stagionato dodici mesi prodotto dal salumificio nazionale Pratomagno Prosciutti Srl, la cui sede è ubicata a San Giustino Valdarno (AR).
Prosciutto crudo intero con osso dal peso pari a 7,4 chili e sottoposto a una stagionatura minima pari a dodici mesi.
Il prodotto viene ottenuto esclusivamente dalle cosce dei maiali nati, allevati e macellati nel nostro Paese.
In più, oltre a essere privo di lattosio e glutine, non contiene alcun genere di additivo chimico, colorante e conservante.
I maiali crescono inoltre in un ambiente con aria pura, ricco di vegetazione con il clima ideale.
Mezza coscia di prosciutto crudo DOP dal peso pari a tre chili e mezzo.
Il prodotto viene realizzato e venduto dall’azienda italiana Ferrarini, la cui sede è collocata Villa Rivaltella, una località in provincia di Reggio Emilia.
Prosciutto crudo fatto stagionare all’interno delle cantine ubicate a Lesignano de’ Bagni, così da garantire un risultato finale a dir poco eccellente.
Trancio sottovuoto da un chilo e tre etti di prosciutto crudo senza osso prodotto dal Salumificio Artigianale Gombitelli, con sede in Toscana.
Trancio di prosciutto sottovuoto dal gusto semi dolce, caratterizzato da un sapore deciso, proprio come ogni salume toscano che si rispetti.
Il prodotto, dato che si scioglie in bocca, è perfetto per anziani e bambini oppure per tutte quelle persone che riscontrano problemi alla masticazione.
Infine, essendo stato sottoposto a una lunga stagionatura, all’interno dell’ambiente domestico può durare fino a sei mesi, a patto che venga correttamente conservato.
Coscia di prosciutto senza osso prodotta in Calabria dal Salumificio Moretti.
Ogni coscia ha un peso pari a sette chili e mezzo.
Confezione contenente una coscia di prosciutto intera, un tagliere in legno più una salsiccia curva dolce.
La coscia, essendo priva di osso, risulta facile da tagliare anche con un semplice coltello, purché ben affilato.
In questa parte conclusiva della guida all’acquisto verranno fornite le risposte alle domandi maggiormente usuali riguardo il prosciutto crudo, in modo che i lettori abbiano una panoramica completa.
Il prosciutto crudo deve essere tenuto in frigorifero a una temperatura di circa quattro gradi, mentre quello intero con osso è bene che venga collocato appeso all’interno di una cantina, in modo che non entri in contatto con polvere e impurità.
Una volta che viene tagliato, si raccomanda di posizionare un canovaccio pulito oppure una garza sulla parte interessata.
Il prosciutto crudo affettato in frigo, se acquistato presso il banco salumeria del supermercato, ha una durata massima pari a due giorni, a patto che venga lasciato all’interno dell’apposita carta bianca, la quale evita il più possibile il contatto con l’aria, acerrima nemica del suddetto prodotto.
Qualora si desiderasse avere un’ulteriore scorta, conviene comprare la versione racchiusa all’interno di vaschette in plastica sigillate, la cui data di scadenza viene riportata proprio sull’etichetta.
Al fine di ottenere dei risultati di successo, si raccomanda di tagliare il prosciutto crudo con l’ausilio di un’affettatrice, poiché solo attraverso il suddetto strumento è possibile realizzare delle fette sottilissime.
Prima di procedere con il taglio, è però fondamentale rimuovere tutte le ossa, in primis la nocetta, che va rimossa incidendo la carne per formare un cono sotto quest’ultima.
Se non si possiede la giusta esperienza, meglio delegare tali operazioni a una persona esperta.
Il prosciutto crudo avanzato può essere utilizzato in mille modi diversi, basti pensare alla preparazione di primi e secondi piatti, ai quali verrà immediatamente regalato un ulteriore tocco di gusto
Assolutamente no, in quanto trattasi di un salume crudo e come tale esporrebbe la donna in stato di gravidanza al rischio di contrarre la toxoplasmosi, infezione batterica dannosa per il feto.
Il prosciutto crudo affonda le sue origini già ai tempi dell’Antica Roma, tanto che tutt’oggi esiste una via chiamata Panisperna, ovvero panis (pane) e perna (coscia di suino).
Ai tempi la popolazione aveva infatti la necessità di conservare a lungo la carne senza farla deteriorare, visto che non ancora non esistevano i frigoriferi.
Inoltre questo cibo, essendo nutriente e facile da trasportare, era perfetto per gli eserciti al fronte.
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