La salsa di soia è un prodotto di origini cinesi caratterizzata non solo da una spiccata sapidità, ma anche da una fermentazione prolungata.
Essa è diffusa nella stragrande maggioranza del Paesi asiatici e viene utilizzata come condimento di piatti cotti e crudi, basti pensare a sushi, pesce, noodles e molti altri ancora.
Con l’avvento della globalizzazione, si è diffusa a macchia d’olio anche in Italia, ma come si fa a scegliere quella maggiormente in linea con le proprie esigenze? Scopriamolo subito in questa utile guida all’acquisto ricca di consigli, recensioni e curiosità.
Confezione dal design accattivante; favolosa idea regalo; salsa di soia top quality; gusto a dir poco eccellente.
Per la salsa di soia giapponese Yamaroku non sono stati riportati lati negativi, poiché tutti i clienti sono rimasti contenti dell’acquisto, anzi alcuni di loro sono ben propensi a ordinarla di nuovo.
La lunga data di scadenza permette di consumare la salsa comodamente; confezione facile da smaltire una volta terminato il contenuto; ottimo rapporto qualità/prezzo; la confezione aiuta a mantenere fresca la salsa; ottimo sapore; prodotto decisamente versatile; il rubinetto è facile da utilizzare; il marchio Kikkoman è sinonimo di alta qualità.
Alcuni clienti ritengono che la scatola in cartone sia difficile da maneggiare, poiché può danneggiarsi da un momento all’altro.
Prezzo molto conveniente; la colorazione scura della bottiglia aiuta a proteggere la salsa di soia dalle fonti di calore, nonché sue acerrime nemiche; salsa di soia priva di glutine e adatta ai celiaci.
Sulla confezione non è riportata una sola parola in lingua italiana e tale dettaglio potrebbe causare qualche problema di comprensione.
Quando ci si appresta a scegliere una salsa di soia, al fine di aggiudicarsi la migliore, si raccomanda di prendere in considerazione i seguenti tre criteri.
Proprio con in migliaia di altri prodotti, più la lista degli ingredienti è breve e meglio è.
Una salsa di soia di tutto rispetto contiene dai quattro ai sette ingredienti, tra cui frumento, soia, acqua e sale.
Un altro elemento fondamentale riguarda la fermentazione naturale.
Un indicatore di una salsa di soia d’alto valore è senza ombra di dubbio data dalla percentuale di proteine.
Da questo punto di vista, è però possibile stare tranquilli, poiché l’Unione Europea ha stabilito delle norme ben precise a riguardo.
Una salsa di soia degna di questo nome presenta una colorazione non troppo scura più una consistenza densa.
Parlando invece del sapore, deve combinare alla perfezione le note acide, salate, dolci e amare.
Bottiglia in vetro trasparente contenente mezzo litro di salsa di soia giapponese prodotta dal marchio Yamaroku Kikubishio.
Salsa di soia nipponica caratterizzata da un gusto croccante e leggero.
Essa contiene solo quattro ingredienti di origine naturale e lavorati a crudo, ossia acqua, grano, soia e sale.
Perfetta per condire sushi, sashimi e, per chi vuole osare, anche il gelato.
Per quanto riguarda la preparazione, viene lavorata all’interno di vasche in legno, all’interno dei quali i batteri lattici hanno modo di proliferare e conferire alla salsa il suo gusto unico.
Dispenser in cartone provvisto di pratico rubinetto dosatore in plastica contenente cinque litri di salsa di soia adatta a tutti gli usi e prodotta dal brand Kikkoman.
Salsa di soia adatta a tutti gli usi, prodotta nei Paesi Bassi da Kikkoman, azienda leader nel settore.
Il formato è particolarmente adatto ai titolari di attività ristorative oppure ai grandi consumatori del suddetto condimento, perché basta solo aprire il rubinetto e prelevare il quantitativo desiderato.
Gli ingredienti sono solo quattro, ovvero sale, acqua, frumento e soia.
Bottiglia in vetro contenente mezzo litro di salsa soia asiatica scura prodotta dal brand thailandese Tiger Khan.
Alimento privo di glutine.
Prodotto a base di soia priva di OMG, sale, farina di grano e acqua, perfetta da gustare con ramen, udon e noodles.
Una volta aperta la confezione, conservare in frigorifero.
Scatola contenente dodici bottigliette da 150 ml cadauna di salsa di soia prodotta dal colosso Heinz.
Salsa di soia distribuita all’interno di bottigliette con formato pratico.
Data la presenza di melassa, caramello, zucchero e sciroppo di glucosio, si presta perfettamente per accompagnare sushi e sashimi.
Quando le bottiglie sono chiuse, conservarle all’interno di una dispensa buia e asciutta.
Una volta aperte, collocare in frigorifero.
Agitare bene prima di utilizzarla, in modo da permettere agli ingredienti di miscelarsi alla perfezione.
Bottiglia in plastica provvista di manico laterale contenente due litri di salsa di soia prodotta dal marchio Otafuku.
Alimento Made in Japan.
Salsa di soia contenente pomodoro, acqua, zucchero, cipolla, estratto di ostrica, estratto di liquirizia, caramelle ed estratto di lievito.
Questo prodotto ben si presta alla guarnizione di verdure stufate e noodles saltati in padella.
Concludiamo la guida all’acquisto rispondendo alle domande più frequenti riguardo la salsa di soia, in modo da ampliare al massimo la panoramica culturale dei lettori.
La salsa di soia è un prodotto alquanto versatile, in quanto può essere utilizzata non solo per condire gli alimenti, zuppe e minestre, ma anche per realizzare deliziose marinate oppure altre salse.
Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta!
Tenendo conto che la salsa di soia contiene in media diciassette grammi di sale ogni cento ml di prodotto, si raccomanda di non superare i venti ml giornalieri, i quali corrispondono a quattro/cinque cucchiaini da tè.
Un consumo eccesso potrebbe infatti favorire l’aumento di ritenzione idrica, formazione di cellulite e insorgere di ipertensione.
Cento millilitri di salsa di soia hanno un apporto calorico pari a sessanta calorie, di cui:
La salsa di soia vanta elevate proprietà antiossidante e digestive.
Inoltre, essendo ricca di flavonoidi, aiuta a contrastare patologie cardiovascolari, tumori, colesterolo cattivo e infiammazioni.
Con lo scopo di acquisire solo i benefici, conviene solo non abusare con il consumo.
In commercio è possibile trovare diversi tipi di salsa di soia, tra cui:
Essa è inoltre favolosa per condire insalate, hamburger, patatine chips e ricette italiane, purché dosata con attenzione;
Essa, oltre a essere sottoposta a fermentazione totalmente naturale, è senza frumento (quindi adatta alle persone affette da celiachie oppure intolleranza al glutine), aceto di spirito, sale, acqua e soia.
Molte persone, anche se tollerano molto bene il glutine, la prediligono alle altre per via della sua alta digeribilità;
Ottima anche con il pesce e può essere impiegata anche in cottura per preparare le riduzioni.
Essa è caratterizzata da una consistenza molto densa e appiccicosa.
Molti consumatori adorano accompagnarla con carni, patatine fritte e uova strapazzate, perché con una piccola quantità riescono a ottenere risultati sorprendenti;
Questa versione si abbina bene a pesce e carne bianca, ma se si desidera condire il sushi occorre utilizzare una salsa apposita;
Per riconoscerla è molto semplice, basta solo leggere l’etichetta applicata sulla confezione.
La salsa di soia prevede che gli omonimi legumi vengano lasciati ammorbidire in acqua ancora crudi oppure sottoposti a cottura al vapore, mescolati ai cereali di frumenti cucinati e ridotti in poltiglia.
Alle suddette sostanze viene poi addizionato il fungo koji per poi procedere alla macerazione della durata pari a qualche giorno.
La fermentazione può prolungarsi anche per molti mesi; per questo motivo il costo di un prodotto realizzato con il metodo tradizionale sale alle stelle.
Bisogna però segnale che le attuali esigenze del mercato richiedono tempistiche più rapide e in tal caso l’idrolisi acida gioca un ruolo importantissimo.
Certo, la qualità e il costo scendono, ma le aziende riescono a stare al passo con le incessanti richieste degli utenti.
Inoltre durante i processi industriali non viene escluso l’impiego di additivi e conservanti.
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